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23/6/2010 - PREOCCUPAZIONE DOPO L'INCONTRO CON ASSESSORE
Il giorno 18 giugno u.s. presso il Dipartimento della Sicurezza e Solidarietà Sociale, Servizi alla Persona e alla Comunità della Regione Basilicata si è tenuto un incontro tra i sindacati maggiormente rappresentativi della Medicina Generale (Assistenza Primaria, Continuità Assistenziale e Emergenza Sanitaria Territoriale) e della Pediatria di libera scelta e il neo Assessore al ramo Attilio Martorano, che nell’occasione era affiancato dal Direttore Generale del Dipartimento Dr. P. Quinto.
Motivo dell’incontro la comunicazione di alcune manovre di taglio decise da parte dell’Assessorato che riguarderebbero il comparto della Medicina Convenzionata: oltre a misure di contenimento per la spesa farmaceutica, ci sarebbe la sospensione dell’indennità di pronta disponibilità telefonica per i Medici di Assistenza Primaria e i Pediatri di libera scelta.
Al di là del merito delle questioni proposte, siamo seriamente preoccupati riguardo al metodo utilizzato: le organizzazioni sindacali vengono di fatto solo informate rispetto a decisioni già assunte e che interessano istituti contrattuali, senza lasciare spazio ad alcun confronto, nonostante si tratti di materia oggetto di contrattazione.
Tutto ciò motivato con il carattere dell’urgenza per tali provvedimenti, nell’ambito di un più ampio e non meglio precisato piano di risanamento a cui la Regione sarebbe costretta, a disprezzo delle più elementari regole della democrazia.
Ci chiediamo: come mai oggi diventa urgente un piano di rientro della spesa, quando solo qualche decina di giorni fa, durante la campagna elettorale, la nostra Regione veniva presentata come tra le più virtuose e con i conti in ordine.
Ma, volendo andare oltre rispetto a polemiche che pure trovano un loro senso, ci interroghiamo circa la validità delle proposte di una politica sanitaria che rimane ancorata a strategie consunte e dai provati risultati fallimentari, senza riuscire ad essere propositiva rispetto alle attuali esigenze di una revisione strutturale del sistema sanità, che fondi le sue basi sull’innovazione, sulla qualità dei servizi e sulla integrazione e razionalizzazione delle risorse disponibili.
E’ questo quello che ci aspetteremmo da un Assessore alla Sanità scelto all’esterno del Consiglio Regionale, un profilo nuovo di programmazione sanitaria che superi vecchi concetti di aggiustamenti di bilancio e punti ad obiettivi più qualificati e di più ampio respiro.
In un tale contesto quale quello che stiamo vivendo, il Sindacato è chiamato a riscoprire il suo ruolo, sicuramente di garanzia rispetto ai diritti dei lavoratori, ma anche di partecipazione alle scelte strategiche e programmatiche della politica.
E’ questo ciò che rivendichiamo, non accettando in alcun modo atteggiamenti che vogliono a noi riservare posizioni da ultima fila.
Stiamo organizzando per i prossimi giorni una manifestazione unitaria proposta da tutte le sigle sindacali, per far sentire la nostra voce e ricompattare una classe medica che da troppo tempo risulta disgregata.
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